Si parte!!!


Ma prima facciamo un passo indietro per capire come siamo arrivati fino alla partenza.
In Kenya c’è una parola che io amo molto: Maktub. Significa che qualcosa era già scritto. Non so se è successo anche a voi ma ci sono dei momenti della vita in cui sembra che sia già tutto scritto, bisogna solo fluire e lasciar fluire. Sono dei momenti magici. Questo è un viaggio Maktub, tutto scorre, come se fosse già scritto.
In un week end in montagna con amici Claudio mi ha parlato del suo Cammino di Santiago e io non ho avuto dubbi, ad agosto avrei realizzato finalmente il mio sogno di fare il pellegrinaggio. D’altronde bisogna pur trovare un modo per sopravvivere in qualche modo a un’estate senza i miei amori. Il giorno dopo mia sorella mi ha regalato u libro sul cammino e la settimana dopo ero già in un negozio a comprare tutto l’occorrente per il viaggio.
Quando ho avuto la certezza della data della partenza ho comprato il biglietto di andata (e mentre scrivo mi
ricordo che non ho ancora comprato il ritorno!!!). E lì per la prima volta le cose hanno iniziato a non fluire…
Sono stata fino all’una di notte a cercare disperatamente un biglietto aereo che andasse bene. Ma c’era sempre un problema: partenza troppo presto, troppo tardi, prezzo elevato etc Inoltre avrei dovuto arrivare a Barcellona o a Madrid, soggiornare una notte in ostello per poi ripartire in autobus verso Pamplona. In ogni caso le ore passano, gli occhi iniziano a chiudersi e decido di comprare il biglietto anche se non mi
convince. E indovinate un po’ cosa succede? La carta di credito non funziona e devo rifare tutto da capo. E in quel momento, si accende una lampadina: io andrò in Flixbus. Cinque minuti dopo avevo già il mio biglietto comprato. Tutto ha ricominciato a scorrere. Mi direte: ma con il pullman ci metterai una vita, era
meglio in aereo. In realtà arrivo prima con il pullman e per lo meno nelle ore di viaggio potrò leggere e stare seduta invece di fare mille spostamenti tra aeroporti, ostelli e pullman. Insomma sono felicissima! E spendo pure molto meno rispetto alla opzione aereo, con una settantina di euro arrivo direttamente a San Sebastian, passando tra l’altro dalla meravigliosa Parigi. E poi lo confesso, a me i viaggi in pullman piacciono (anni fa ho attraversato il Messico per un totale di 35 ore di viaggio), mi piace guardare fuori dal finestrino, vedere i cambiamenti nel paesaggio e mi piace l’idea di avere una trentina di ore in cui devo solo viaggiare e stare comodamente seduta in poltrona.
Il viaggio è anche un modo per cambiare prospettiva, per allontanarmi dal luogo del grande dolore, dove in ogni angolo si può nascondere un ricordo e riaprire la ferita.
Vorrei dirvi che passo le giornate a pensare ai miei figli, ma non è così. Passo le giornate a cercare di non pensarci, perché il loro pensiero mi fa troppo male. E quando arriva lo caccio via…

“in qualche modo troverò la maniera di sopravvivere, anche se per il momento non so come. Non so neanche cosa potrei cambiare ma sono pronto a tornare sulla via della Serenità a scoprirlo”.

“Ottimo lavoro! Hai trovato il coraggio di cambiare già una cosa: il tuo punto di vista! E ora finalmente voglio anche io cambiare prospettiva. Voglio un nuovo panorama. In marcia: andiamocene di qua”

Marcia Grad Powers

1 commento su “Si parte!!!”

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